Volte a stella e la loro origine. Le loro tracce nel Salento sono numerose. E a guardarle, si resta affascinati. Le volte a stella popolano i borghi di questa terra soleggiata, i quartieri contadini, le umili dimore di campagna, fino ad arrivare alle chiese e ai palazzi.
Da una parte l’architettura semplice, dall’altra quella monumentale, di tipo ecclesiastico e signorile. Mondi lontani, legati dalla stessa creatività che è parte fondamentale di queste pregevoli opere geometriche. Non c’è solo tecnica nella costruzione delle volte a stella: c’è talento manuale, c’è organizzazione ed anche intelletto. Dietro a una tradizione edile che ha segnato gli insediamenti abitativi della provincia di Lecce, si celano quindi numerosi significati che, per certi versi, richiamano l’arte e l’antropologia. Sono le testimonianze sparse sul territorio a parlare in questo senso e lo studio degli esperti in materia aiuta a comprendere il perché.
Un tipico manufatto edile entra a pieno titolo nel mondo dell’arte quando la sua riproduzione nel tempo è caratterizzata dall’apporto di regole nel processo produttivo. Regole di armonia, di misura, di intreccio e specializzazione e non di semplice ripetitività. Il meccanismo non è quello delle copie in serie, bensì di un modello di riferimento del passato, tramandato di generazione in generazione. Regole quindi che donano alla costruzione delle volte a stella bellezza e staticità, decoro formale e durata, occupazione creativa dello spazio e un’immagine suggestiva che rimanga intatta nel tempo.
Un’arte che, però, non può essere definita d’autore: è impossibile, infatti rintracciare l’ origine volte a stella, risalire alla loro genesi. Non esiste il nome del primo inventore, né la sua data di nascita, perché le volte a stella sono frutto dell’esperienza di un soggetto collettivo, del popolo, di maestri che, con il passare degli anni, hanno perfezionato la tecnica, proteggendola da qualsivoglia degenerazione.
L’arte che si evolve nel tempo, migliorando, porta con sé anche le tracce dei cambiamenti dell’uomo del Salento, che ha mutato il suo rapporto con la terra, con l’ambiente circostante: da qui il legame con l’antropologia, quella scienza che si addentra nella dimensione spirituale e comportamentale dell’uomo. In epoche lontane si costruiva per diversi motivi: per ripararsi, innanzitutto, ma anche per innalzare monumenti alle divinità, per dar vita a riti e liturgie che hanno fatto la storia del Salento. Questo avviene tuttora.
Due modi, dunque, per “leggere” le volte a stella: come bellezze da ammirare e come segni di un linguaggio da interpretare.
5 risposte to “LE VOLTE A STELLA: ORIGINE”
26 Aprile 2012
Pippi Marra costruttore volte[…] un cambiamento nell’arte del costruire. Si passava dalle strutture interamente in muratura, con copertura a volta (si pensi alle classiche volte a botte e volte a stella), ai sistemi in cemento armato, con le […]
4 Maggio 2012
Finanziamenti e incentivi per le volte in Puglia[…] a volta è stata abbandonata principalmente per questioni economiche: il costo di una tipica volta leccese è infatti pari a tre-quattro volte quello di un comune solaio piano. Occorrono maggiori risorse, […]
18 Maggio 2012
Tecniche consolidamento delle volte. Rinforzare le volte.[…] barre, posizionate sull’estradosso della volta (volta a botte, volta a stella), non vengono ancorate al supporto ma solo appoggiate sullo stesso; per evitare scorrimenti si […]
12 Luglio 2012
Picciotti Costruzioni Volte Stella Botte Squadro[…] alla luce una volta a stella non significa soltanto assemblare dei conci di tufo; dietro ogni volta, c’è la passione di un […]
13 Dicembre 2018
LauraVorrei aggiungere che le volte a stella non ci sono solo nel salento ma ad esempio anche nel comune di Statte (TA) nelle abitazioni del centro storico.