Volte a Botte. E’ uno tra i sistemi più semplici e diffusi di copertura non piana, tipica dell’architettura mediterranea, utilizzata per coprire spazi più o meno ampi, di forma genericamente rettangolare, evitando l’uso di manufatti in legname come travi, correnti, tavole. La volta a botte, che rientra nella grande categoria delle volte semplici (costituite cioè da superfici appartenenti ad un unico solido, a differenza delle volte complesse, costituite da superfici appartenenti a corpi solidi diversi), è un elemento tridimensionale, ottenuto geometricamente, dallo sviluppo di una superficie nello spazio, più precisamente dalla traslazione o rotazione di una curva direttrice (profilo dell’arco) lungo una retta generatrice.
La volta a botte, quindi, deriva dall’arco, che è una struttura bidimensionale: in sostanza, l’unione di più archi nel senso dello spessore (definito “generatrice”) dà luogo alla volta.
In linea generale la volta a botte, che rientra nelle superfici coniche, nasce, come tutte le strutture voltate, per coprire edifici con struttura portante in muratura o pietra, e pertanto essa stessa ne assume il medesimo impianto strutturale.
Non dividendosi in campate (spazio tra due o più elementi portanti di una struttura), la volta a botte non ha la necessità di avere un rapporto contenuto tra lunghezza e larghezza, ma può estendersi teoricamente all’infinito in lunghezza (o profondità) data una certa apertura (campo o luce).
Ma quali sono le tipologie delle volte a botte? In base alla posizione del centro “C” della direttrice rispetto ad un piano d’imposta (il piano che passa dove terminano i sostegni e inizia la volta), le volte a botte circolari, che hanno un arco con un unico centro, e sono tra le più utilizzate, si classificano nei seguenti tipi:
-volta a tutto sesto, quando C si trova sul piano d’imposta.
-volta ribassata, quando C ha quota più bassa rispetto al piano d’imposta.
-volta rialzata, quando C ha quota più alta rispetto a piano d’imposta.
Non solo. Quando la geometria della forma principale è intersecata da volte a botte di dimensioni minori, abbiamo una volta a botte lunettata o unghiata.
A livello costruttivo, è bene evidenziare alcuni aspetti: una volta a botte vera e propria ha i giunti (ossia gli interstizi tra una pietra e l’altra) convergenti verso un ipotetico centro. Inoltre, la volta a botte è definita a centina mobile (la centina è un’opera temporanea che viene usata come “base di appoggio” per il posizionamento dei conci di un arco o di una volta): un termine che definisce tutte le volte realizzate con centine parziali, che vengono fatte scorrere durante la posa del manto su guide per tutta la lunghezza della volta.
Questi gli elementi base di un’importante struttura di copertura, largamente utilizzata in diverse zone d’Italia.
6 risposte to “VOLTE A BOTTE”
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3 Maggio 2012
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