Dai caratteri generali di questo intervento passiamo alle fasi: si parte con un’accurata pulitura dell’estradosso della volta (volta a botte, volta a stella), per eliminare depositi superficiali; si procede alla preparazione della superficie stuccando e livellando eventuali fessure e irregolarità con malta a base di calce o cemento, cercando di disporre strati regolari; in questa fase viene inoltre identificato e studiato il quadro fessurativo della volta per determinare il numero, la disposizione e la grammatura delle fasce di rinforzo.
Il passo successivo è la stesura di due strati preparatori: un primer di resina epossidica fluida a bassa viscosità, esente da solventi (quantità variabile a seconda della porosità della muratura). Quando il primer non risulta più appiccicoso, si applica con la spatola una rasatura di circa 1-2 cm, costituita da stucco epossidico (bi componente), compatibile con il primer e con il successivo adesivo.
Trascorso il tempo necessario, comunque entro 24 ore, si stende sulla volta (ad esempio a botte), con pennello o rullo (a pelo corto) e fresco su fresco, sopra le zone trattate in precedenza, un adesivo epossidico bi componente a consistenza tissotropica; si passa dunque all’immediata applicazione dei nastri di rinforzo esercitando una pressione regolare, per due o tre volte, nella direzione longitudinale della fibra mediante un rullino di gomma rigida, al fine di eliminare l’eventuale aria dallo strato di resina e per completare l’impregnazione del nastro.
I nastri sono costituiti da strisce di larghezza variabile da un minimo di 10 cm a un massimo di 10. Sono in tessuto di fibra con spessore a secco variabile a seconda della natura della fibra (carbonio, vetro, aramidica); anche il peso varia in rapporto al materiale e alla tipologia della fibra.
Il nastro va ben steso e ancorato; le eventuali sovrapposizioni, nella direzione longitudinale. Devono essere di almeno 20-30 cm, mentre nella direzione trasversale possono essere più ridotte (5-10 cm). Occorre poi passare alla stesura della “seconda mano” di adesivo.
Tra i fattori a cui prestare particolare attenzione, ci sono il corretto posizionamento dei nastri, la loro idonea impregnatura con la resina e la presenza di un doppio strato di nastro. Quest’ultimo aspetto è in funzione di una migliore risposta a eventuali sollecitazione passive, rispetto alle fibre, che possono intervenire a causa di irregolarità della superficie di supporto. Un doppio strato risulta infatti meno delicato nei punti angolosi.
CONSOLIDARE LE VOLTE CON MATERIALI COMPOSTI Parte I
Una risposta to “CONSOLIDARE LE VOLTE CON MATERIALI COMPOSTI Parte II”
16 Maggio 2012
Materiali per consolidamento volte[…] CONSOLIDAMENTO ESTRADOSSALE E INTRADOSSALE DELLE VOLTE CONSOLIDARE LE VOLTE CON MATERIALI COMPOSTI Parte II […]