Volte a Stella e Salento. Delle volte composte tipiche del Salento, la volta a stella è senz’altro la regina. Questa tipologia, emblematica dell’architettura leccese, nasce dall’esigenza di risolvere i problemi di carattere costruttivo e statico della volta a crociera, frutto dell’intersezione di due volte a botte.
Nella realizzazione delle volte a crociera, si riscontrano infatti inconvenienti all’incrocio delle unghie, inconveniente amplificato se il vano da coprire ha una forma rettangolare. E soprattutto in tal caso sono forti le ripercussioni nella fase costruttiva: in sostanza, si corre il rischio di minacciare l’equilibrio della volta a stella, che in simili circostanze richiede una maggiore resistenza dei pilastri angolari.
Sulla scorta di questi dati di fatto, ha origine, con buona probabilità la volta a spigolo, conosciuta anche come volta a stella.
Le unghie, in questa tipologia di volta, non si toccano e la parte centrale, che funge da contrasto, è costituita da una porzione di volta a vela. E proprio le punte della vela danno una particolare forma alla volta, forma da cui deriva la definizione di “volte a stella”.
Nasce così una delle tecniche architettoniche di copertura delle abitazioni che ha avuto un maggiore impiego in tutto il territorio salentino, funzionale dal punto di vista dell’isolamento termico, in un’area geografica particolarmente calda in estate, e senz’altro gradevole sotto il profilo estetico.
Riassumendo: per arrivare alle volte a stella, si parte dall’incrocio di due volte a botte che generano la volta a crociera; aggiungendo su quest’ultima elementi della volta a vela, il risultato è la classica volta leccese, detta a stella.
Ma perché la volta a stella è la regina delle coperture salentine? Uno dei fattori incisivi per la diffusione dell’edilizia basata sulle volte a stella è rappresentato dalla duttilità della pietra calcarea leccese, facile da lavorare, e che pertanto consente la realizzazione di strutture pregevoli, di gusto e durature, come testimoniano i centri storici di numerosi comuni del Salento interamente realizzati con questo materiale.
Il suo largo impiego nell’edilizia civile è legato, inoltre, alle caratteristiche degli ambienti del territorio: le case tipiche del Salento, soprattutto nel passato, erano costituite prevalentemente da un unico ambiente situato al piano terra, di dimensioni molto grandi. Da qui la praticità della volta a stella che ben risponde alla copertura di spazi di una certa ampiezza.
6 risposte to “LE VOLTE A STELLA NEL SALENTO, TRA ARTE E ANTROPOLOGIA”
27 Aprile 2012
Cave di pietra leccese per le volte[…] spesso realizzate, per quanto riguarda le coperture, con le tecniche delle volte a stella e delle volte a botte. Il sottosuolo della Puglia è […]
28 Aprile 2012
Mario Semeraro, maestro delle volte a stella, volte a botte, volte a crociera[…] cultore ed artista delle volte sin dalla giovanissima età. Per presentare questo maestro delle coperture voltate recuperiamo un servizio televisivo di qualche anno fa, curato da una bravissima Giuliana Coppola. […]
4 Maggio 2012
Finanziamenti e incentivi per le volte in Puglia[…] a 0,60 per il rilascio di permesso di costruire con la previsione progettuale di realizzare con coperture a volta almeno il 60 per cento della copertura totale […]
11 Maggio 2012
cave pietra leccese per le volte[…] fornito e forniscono tuttora il prezioso materiale per la costruzione delle volte leccesi, dalle volte a stella alle volte a botte e a spigolo. Nell’estrazione o coltivazione a cielo aperto, la cava è […]
13 Maggio 2012
Consolidamento volte, restauro ristrutturazione[…] equilibrio e l’eventuale collasso può dipendere da diversi fattori: -cedimento dei piedritti (le strutture voltate tendono a far rovesciare i muri di piedritto p pilastri sui quali scaricano il peso) -instabilità […]
15 Maggio 2012
Storia: architetti delle volte[…] attività, hanno anche scritto e dato sistematicità alla materia delle costruzioni. Nel caso delle volte, riportiamo gli esempi di due grandi architetti, vissuti a secoli di distanza, che si sono occupati […]