Volte a Botte: composizione ed elementi. Nella loro semplicità, nel rappresentare il tipo di volta più tradizionale, le volte a botte hanno tutte le carte in regola per essere definite un “modello”. Modello per chi vuole addentrarsi nell’universo delle coperture voltate, per semplice curiosità o per esigenze costruttive.
Partendo dalle volte a botte, è bene quindi conoscere i termini che costellano il mondo delle volte e che sono senza ombra di dubbio applicabili a tutte le tipologie, semplici o composte che siano. Termini tecnici che, attraverso esempi figurativi, potranno essere compresi più facilmente per chi non è un addetto ai lavori.
DIRETTRICE: è la curva che determina la forma della volta, curva che può essere a tutto sesto, a sesto ribassato o rialzato;
SESTO: è il rapporto fra la metà corda e la freccia in una curva. Per cui detta 2R la corda e ‘f’ la freccia, otterremo che per la curva a tutto sesto f/R=1, per la curva a sesto ribassato f/R>1;
CORDA (O APERTURA O LUCE): è la distanza fra le proiezioni orizzontali di due punti corrispondenti sulle linee di imposta;
GENERATRICE: è la linea retta o curva che determina con il suo movimento intorno a un asse o lungo un’altra linea (direttrice) la superficie della volta a botte (e degli altri tipi di volte);
ASSE: è la linea delle successive posizioni dei centri della curva generatrice della volta;
FRONTE O TESTA: è la sezione della volta eseguita con un piano perpendicolare al suo asse;
INTRADOSSO O IMBOTTE: è la superficie interna della volta a botte determinata dal movimento della generatrice;
ESTRADOSSO O IMBOTTE: è la superficie superiore o esterna della volta a botte e non solo;
VERTICE, SERRAGLIA O CHIAVE: è il punto più alto della curva di intradosso;
LINEA DI SERRAGLIA O DI CHIAVE: è la linea delle successive posizioni dei punti di chiave;
PIEDE O PEDUCCIO: è la parte della volta che poggia sui muri portanti o di piedritto;
PIANO DI IMPOSTA: è la superficie con cui il piede della volta poggia sulla sommità del muro di piedritto;
LINEA DI IMPOSTA: è la linea secondo cui l’intradosso taglia il piano di imposta;
MURI DI PIEDRITTO: sono i muri che sopportano le azioni della volta;
MURI DI TESTA: sono i muri che delimitano l’ambiente ma non hanno funzione portante;
GIUNTO ALLE RENI: è il piano, diverso da quello di imposta, che separa la parte di volta che può eseguirsi senza armatura da quella che ha bisogno di centina. La sua inclinazione rispetto all’orizzontale varia in funzione del materiale con cui si costruisce la volta.
Fin qui gli elementi che compongono le volte (in questo caso il riferimento alle volte a botte è puramente esemplificativo).
Per quanto riguarda la forma delle curve, che caratterizzano le volte, possiamo invece avere:
ARCHI CIRCOLARI: archi con unico centro;
ARCHI POLICENTRICI: in genere a 3 o 5 centri utilizzati in sostituzione di quelli ellittici per una migliore determinazione della direzione dei conci facenti capo radialmente per ogni porzione di arco al proprio centro.
ARCHI A SESTO ACUTO O OGIVALI: che possono essere anch’essi a tutto sesto, a sesto ribassato o a sesto rialzato; a tal fine considerata la corda di luce se i centri degli archi sono sugli estremi della corda (la luce è equivalente al raggio) si denominato a tutto
sesto; se i centri sono esterni alla corda (il raggio del cerchio è maggiore della luce) si denominano a sesto rialzato.
Tali sono gli elementi delle volte a botte. Volte a botte composizione elementi.
Realizzazione volte a botta: prime fasi
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9 risposte to “LE VOLTE A BOTTE: NOMENCLATURA”
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